Addio alle vecchie province
Ogni parte politica esulta ipocritamente per l'abolizione delle province. Su di esse aveva fato cadere le colpe dei costi eccessivi della politica anche per fronteggiare l'indignazione popolare per gli sprechi. Alcune - quelle con centri più abitati, 15 in tutta Italia - saranno sostituite dalle città metropolitane, le altre dalle non ben definite aree vaste. Il nuovo assetto amministrativo, che sostituirà quello che ha gestito i territori fino a ieri, ci lascia forti elementi di preoccupazione sostanzialmente per due ordini di ragioni. In primo luogo perché insinua l'idea che ci siano territori di serie A con maggiori diritti e territori di serie B che devono seguire a catena i primi. Ciò avviene in due ordini di livelli di disuguaglianza. Il primo è quello delle aree metropolitane sul resto dei territori. Risulta incomprensibile per quale imperscrutabile ragione alcuni territori debbano avere il privilegio - ammesso e non concesso che di effettivo privilegio si tratti...